→ modalità contesto
modalità contenuto
INVENTARICATALOGHIMULTIMEDIALIANALITICITHESAURIMULTI
guida generale
CERCA

Modal. in atto: CORPUS OGGETTOdisattiva filtro SMOG

Legenda
Nodo superiore Corpus autorizzato

NB: le impostazioni di visualizzazione modificabili nel pannello di preferenze utente hanno determinato un albero che comprende esclusivamente i nodi direttamente ascendenti ed eventuali nodi discendenti più prossimi. Click su + per l'intero contenuto di un nodo.

ANTEPRIMA MULTIMEDIALI

Il segmento testuale La I è stato riconosciuto sulle nostre fonti cartacee. Questo tipo di spoglio lessicografico, registrazione dell'uso storicamente determinatosi a prescindere dall'eventuale successivo commento di indirizzo normatore, esegue il riconoscimento di ciò che stimiamo come significativo, sulla sola analisi dei segmenti testuali tra loro, senza obbligatoriamente avvalersi di vocabolarii precedentemente costituiti.
Nell'intera base dati, stimato come nome o segmento proprio è riscontrabile in 24Entità Multimediali , di cui in selezione 6 (Corpus autorizzato per utente: Spider generico. Modalità in atto filtro S.M.O.G.: CORPUS OGGETTO). Di seguito saranno mostrati i brani trascritti: da ciascun brano è possibile accedere all'oggetto integrale corrispondente. (provare ricerca full-text - campo «cerca» oppure campo «trascrizione» in ricerca avanzata - per eventuali ulteriori Entità Multimediali)


da Enciclopedia dell'antifascismo e della Resistenza. Vol II (D-G), p. 408

Brano: [...] da ufficiali italiani collaborazionisti, le divisioni si videro affidare il compito di condurre la guerriglia contro le forze partigiane del Piemonte, della Liguria e dell’Emilia.

Partite dalla Germania tra il luglio e l’agosto 1944, accolte ostilmente dalle popolazioni fin dal primo ingresso in Italia e circondate, più che da disprezzo, da vera commiserazioné, le prime due unità giunsero nelle rispettive zone di impiego nell'agosto 1944.

La IV Divisione Alpina « Monte Rosa », comandata dal generale di brigata Mario Cartoni e forte di circa 19.000 uomini con 650 ufficiali, fu schierata in profondità lungo la Riviera di Levante, fino alle alture sovrastanti Piacenza e Parma. La

III Divisione di Fanteria di marina « San Marco », comprendente 14.000 uomini con circa 500 ufficiali al comando del generale di brigata Amilcare Farina (già volontario fascista in Spagna), fu schierata invece lungo là Riviera di Ponente, in profondità fino all'Alessandrino (vi furono aggregati anche i 1.800 « marò » della Decima Mas (v.) capeggiati dal pr[...]

[...]ivili), esposti al ludibrio e ai colpi improvvisi dèlie formazioni partigiane, questi militari mostrarono presto segni di disgregazione. Cominciarono a diffondersi le diserzioni, a volte di interi reparti, che fucilazioni di rappresaglia e pesanti condanne detentive non riuscivano a fermare. In pochi mesi le due divisioni perdettero il 25 per cento dei loro effettivi* e, per lo scoraggiamento subentrato nei superstiti, ogni capacità militare.

La II Divisione Granatieri « Littorio », comprendente 18.500 uomini al comando del colonnello brigadiere Tito Agosti, fu inviata in Italia alla fine di ottobre 1944. La I Divisione Bersaglieri « Italia », con

14.000 uomini ai comando del generale di brigata Guido Manardi, rientrò all’inizio di dicembre. La sorte di queste due unità fu simile a quella delle precedenti.

Le bande fasciste

A parte l’esercito « nazionale apolitico » e la G.N.R. destinata ai servizi territoriali, i repubblichini costituirono vari altri corpi o formazioni inquadrate più o meno militarmente e che, nonostante le diverse denominazioni di cui si insignivano, altro non erano che accolte di mercenari o di autentici criminali al servizio dei padroni tedeschi. Rientravano in questa [...]

[...]di) e crollata ogni speranza di mettere in piedi un esercito sulla base della coscrizione obbligatoria, non rimase ai fascisti altra possibilità che quella di impegnare militarmente se stessi, vuoi per difendersi meglio dai sempre più minacciosi attacchi partigiani, vuoi per vendicarsi contro le popolazioni « colpevoli » di appoggiare le forze della Resistenza, vuoi infine per riservarsi qualche possibilità di scampo rimanendo uniti, in vista della immancabile resa dei conti finale.

Nacquero così, con un decreto firmato da Mussolini il 21.6.1944, le Brigate Nere (v.), tentativo di militarizzazione del partito fascista. Tornando al grembo di violenza che

lo aveva generatp, negli ultimi spasimi della sua agonia il fascismo ricostituì le « squadracce ». Sorto per iniziativa di Corrado Pavolini, il « Corpo ausiliario delle camicie nere composto dalle Squadre dazione » avrebbe dovuto mobilitare obbligatoriamente, dall’1 luglio e su basi territoriali di provincia, tutti gli iscritti al Fascio repubblicano dai 18 ai 60 anni. Se

Militi d[...]



da Enciclopedia dell'antifascismo e della Resistenza. Vol II (D-G), p. 268

Brano: [...]el Consiglio generale dell'economia del Reich, cioè dell’organismo nel quale erano presenti i maggiori esponenti del capitalismo germanico, da von Thyssen a Krupp al latifondista Herbert Backe al banchiere Schroeder e che aveva la funzione di coordinare per conto del regime i piani dell’economia di guerra. Nel volgere di un quinquennio il processo di concentrazione attuato nell’industria e nella finanza tedesche all’ombra dei piani nazisti portò la I.G.F. alle dimensioni di un autentico colosso monopolistico che nel 1938 (nel quadro del « piano quadriennale » elaborato per preparare il Paese ai suoi impegni bellici) dominava interamente la produzione di materie sintetiche e di prodotti farmaceutici. È stato calcolato che, per sostenere con gli opportuni favori politici il processo che doveva portarla al controllo del settore in soli due anni, la direzione centrale dell’azienda (senza contare le dipendenze) abbia messo a disposizione dei capi nazisti una somma pari a 84 milioni di marchi.

Nel 1943, al culmine della sua espansione, fra p[...]

[...]incarichi di primo piano nell’apparato economico statale: Cari Krauch, presidente del Consiglio d’amministrazione della società, fu nominato così membro del Consiglio economico presso l’Alto Comando della Wehrmacht, col compito di sovraintendere a tutti gli aspetti

generali della produzione chimica; egli ebbe inoltre la carica di direttore del Servizio del Reich per lo sviluppo economico. Otto Ambros, membro del Consiglio d’amministrazione della I.G.F., fu designato a dirigere la Commissione speciale per le « sostanze chimiche di guerra >r, e divenne poi commissario per il « piano quadriennale », ottenendo infine anche la direzione della « Commissione centrale delle polveri ed esplosivi » presso il ministero della Guerra.

Dal 1935 in poi la I.G.F. ebbe un proprio « ufficio speciale » di collegamento con la Wehrmacht. Subito dopo la capitolazione della Francia (giugno 1940) il monopolio tedesco cominciò a predisporre i propri piani per assorbire tutte le industrie europee del settore chimico e, a tale fine, presentò al governo nazista gli elenchi delle fabbriche francesi, inglesi e sovietiche che lo interessavano in particolare. In previsione del sistematico saccheggio dei territori invasi fondò apposite società, vere e proprie associazioni tecnicamente predisposte per la depredazione, come YAEG Ostlandwerk GmbH, per i territori de[...]

[...]ò apposite società, vere e proprie associazioni tecnicamente predisposte per la depredazione, come YAEG Ostlandwerk GmbH, per i territori dell’Est. Con altre imprese e banche tedesche, si fece inoltre promotore del cosiddetto « Circolo degli amici del fìeichsfuhrer S.S. Himmler », al quale i grandi industriali e finanzieri tedeschi decisero di passare 1 milione di marchi all’anno per le sue « esigenze particolari ».

L’industria della morte

La I.G.F. fu inoltre la più importante beneficiaria dell’« industria della morte » attuata dai nazisti nei campi di deportazione (v.). Fin dall’inizio l’azienda impiegò i deportati co

L’ingegnere capo della I.G. Farbenindustrie Max Faust discute con Himmler durante un'ispezione al campo di Auschwitz (1941)

me mano d’opera schiavistica, sottoponendoli a un regime di sfruttamento fisico che annientava i più forti nel giro di pochi mesi. Ad Auschwitz (v.) essa impiantò fabbriche di gomma sintetica nelle quali furono costretti a lavorare decine di migliaia di deportati di ogni nazione d’Europa e di cui solo una esigua minoranza riuscì a sopravvivere. j

Il nome jdi questo monopolio è tristamente consegnato alla stpria anche per ^ver brevettato lo Zyklon B, ossia i cristalli di cianuro da introdur[...]

[...], ossia i cristalli di cianuro da introdurre ideile apposite apparecchiature dell fi « camere a gas » costruite nei cafnpi di sterminio per l’eliminazionè in massa degli ebrei e dei detenuti politici. Il brevetto fu poi sfruttato attraverso le società Tesch und Stabenov di Amburgo e Degesch di Dessau, le quali vendettero rispettivamente una media di 2 e 0,75 tonnellate di questo prodotto al mese.

Stime ufficiali attestano che dal 1932 al 1943 la I.G.F. ebbe profitti crescenti così distribuiti: 1932, 48 milioni di marchi; 1937, 231 milioni di marchi; 1939, 363 milioni di marchi; 1943, 822 milioni di marchi. Dal 1938 al 1942 il capitale azionario passò da 720 a 1.400 milioni di marchi; le riserve ufficiali di bilancio aumentarono da 292,3 milioni a 440,2 milioni di marchi.

La ripresa del dopoguerra

Dopo la sconfitta del Terzo Reich e malgrado gli impegni contratti nell’ambito dell’alleanza antinazista, gli angloamericani finanziarono la ripresa dell’industria tedesca, rinsaldando i legami con essa. La I.G.F. si trasformò in Farbenf[...]

[...]lioni di marchi; 1943, 822 milioni di marchi. Dal 1938 al 1942 il capitale azionario passò da 720 a 1.400 milioni di marchi; le riserve ufficiali di bilancio aumentarono da 292,3 milioni a 440,2 milioni di marchi.

La ripresa del dopoguerra

Dopo la sconfitta del Terzo Reich e malgrado gli impegni contratti nell’ambito dell’alleanza antinazista, gli angloamericani finanziarono la ripresa dell’industria tedesca, rinsaldando i legami con essa. La I.G.F. si trasformò in Farbenfabriken Bayer AG Leverkusen, articolata nei tre complessi Bas F., Bayer e Hoechst. Nel 1963 quest’ultima società, da sola, dichiarò un attivo di 144 milioni di marchi e distribuì agli azionisti un dividendo del 18%. Gli antichi dirigenti della I.G.F. tornarono ai loro posti di responsabilità, sia aH’interno dell’azienda che negli organi direttivi delle grandi associazioni economiche della Germania di Bonn. Il monopolio ha riattivato anche la sua produzione di materiali bellici: a parte i carburanti per reattori e missili, oggi produce gas tossici per conto dell’esercito degli Stati Uniti (attraverso la filiale americana Chemagro Corporation di Kansas City) e altri ritrovati, da impiegare in una eventuale guerra batteriologica. Queste attività fanno capo a esponenti della ex I.G.F. già condannati per le loro responsabilità come nazist[...]



da Enciclopedia dell'antifascismo e della Resistenza. Vol IV (N-Q), p. 31

Brano: [...]sione

In agosto si ebbe un ulteriore afflusso di volontari, che portò alla creazione di due nuovi battaglioni: il « Fronte della Gioventù » e il « Verucchi ». Nacque così la seconda Brigata « Natisone » e, conseguentemente, la formazione assunse il ruolo di Divisione (17.8.1944). Le due brigate furono dislocate nella zona tra Tarcento, Bergogna e Cividale, mentre il Comando di divisione rimase immutato nelle persone di Vanni, Sasso e Carlino. La I Brigata (composta dai battaglioni « Mameli », « Manara », « Miniussi » e « Fronte della Gioventù ») fu affidato al comando di Gino Lizzerò (Ettore) con Io studente in medicina Lino Argenton (Stutz) quale commissario politico; la II Brigata (composta dai battaglioni « Manin », « Tarcento » e « Verucchi ») fu affidata al comando di Mario Zulian (Sandro) comandante, con l’operaio Vincenzo Marini (Banfi) commissario. Il Battaglione « Mazzini » rimase invece autonomo nella zona del Coll'io cormonese. La forza complessiva della Divisione (secondo la relazione Padoan) salirà a 1900 uomini, inquadrati in 2 brigate e 8 battaglioni.

uomini della « Natisone » erano entrati in contatto con le formazioni della « Osoppo » (v.) che, sorte dal mese di aprile, già operavano in quel territorio. Le proposte di collaborazione, avanzate[...]



da Enciclopedia dell'antifascismo e della Resistenza. Vol III (H-M), p. 388

Brano: [...] mentre Manlio Benetti funse da segretario coordinatore.

Il C.L.N. e il Comitato militare estesero la loro opera e la loro autorità su tutto il territorio della provincia, ad eccezione dell’isola d’Elba (v.) dove, per le difficoltà di collegamento, i patrioti agirono autonomamente.

I primi nuclei partigiani si riunirono in località Castellacelo e da qui si trasferirono poi in altre zone, man mano irrobustendosi e organizzandosi in brigate. La I Brigata Garibaldi occupò la zona « Quarata », fra Nibbiaia e Chioma, controllando ininterrottamente l’altipiano sino al 19.7.1944.

Una S.A.P., che avrebbe in seguito costituito il Distaccamento « Gaiani » della 3S Brigata Garibaldi, era attestata nella parte alta di Rosignano e in posizione assai pericolosa. All’estremo sud della provincia, a Monte alle Tegole, sulle colline di Bibbona e a Monte Vaso,

operavano i Distaccamenti « Marchionneschi », « Ricci » e « Danesin » che poi daranno vita alla 3a Brigata Garibaldi « Val Cecina ». Sulle colline di Bolgheri e verso Massa Marittima ebbe [...]



da Enciclopedia dell'antifascismo e della Resistenza. Vol I (A-C), p. 652

Brano: [...]l.w» MM (MM di I^CMM Ha tl hoMa di V»^<^ f"«* *M«nW». ... mw «ali» ri.,...

;. f». Jl P* >iiiv .»iL»ro a m <>* ! *1.0 ■■■■)., '.. , „ ■ ;.. <: . «■ ■ . ,.

a «.Ja ., d*i* i«df«a » «ilmppa» all i>»‘r>. da ;..a>.. la „ „. .,.. , at J 1 1 <.« ■' a » 1 ».

pai*» dn pr J**.r> ,><lia« ÌM»l«Mh — )■ *■ r ’ ,. yj. , v

wbaaa l'<il* «.(>«'»** tk. M wna *'«< »*».** nnlxw, ,, «ffrwaw , ,r j ■■ 1

■ > « * ■■ ■' > » atf.

« aalf» a baia La inil|ilin pib<i I t «wwiiif ! * tiWuh «parM

Uma*^> MMp* ti»«» u* «M*»** ‘’arali.aa. a tlalt ,,..,a'. #*a « h r' | |||(n«l <'H* J^wW'w

ydi é <al aiwr MM b Imm dela m*i mi* , 4»r« aro raa^ii, fsru4

Leebdewnaw wfl'Mfmi* dwMta t »difpa* U 4 t»«a >*f ■iuffinn m ^ iwna «Mtmwa Tri 1

■ytfUMtti' a» !'».■ I«»U, pa a»i* loi'o. »* /> > ............ ,f.,m„, , /. t . . ,,

Edizione estera (nov.dic. 1932) di « Battaglie Sindacali », organo della C.G.L. aderente all'Internazionale dei Sindacati Rossi

La I . i. i. t

sindacali continuarono a svolgersi tra il 1925 e il 1926, grazie a organ[...]

[...]i»«» u* «M*»** ‘’arali.aa. a tlalt ,,..,a'. #*a « h r' | |||(n«l <'H* J^wW'w

ydi é <al aiwr MM b Imm dela m*i mi* , 4»r« aro raa^ii, fsru4

Leebdewnaw wfl'Mfmi* dwMta t »difpa* U 4 t»«a >*f ■iuffinn m ^ iwna «Mtmwa Tri 1

■ytfUMtti' a» !'».■ I«»U, pa a»i* loi'o. »* /> > ............ ,f.,m„, , /. t . . ,,

Edizione estera (nov.dic. 1932) di « Battaglie Sindacali », organo della C.G.L. aderente all'Internazionale dei Sindacati Rossi

La I . i. i. t

sindacali continuarono a svolgersi tra il 1925 e il 1926, grazie a organizzazioni locali e di categoria dirette da sindacalisti particolarmente legati alle masse. Il 3.4.1926 la legge Rocco sulla « disciplina giuridica dei rapporti di lavoro » abolì il diritto di sciopero e, pur senza sopprimere ufficialmente i sindacati non fascisti, ne decretò la morte riservando esclusivamente a quelli fascisti il potere di rappresentanza nella conclusione dei contratti di lavoro. Venne inoltre creata la Magistratura del lavoro, alla quale fu demandata la soluzione per via arbitrale di qualsia[...]

[...]terno che all’interno delle stesse organizzazioni sindacali fasciste (v. Attività legale). Numerosi di essi furono individuati, deferiti al Tribunale speciale e condannati per la loro attività a pesanti pene detentive. Mentre all’estero si costituiva una nuova direzione della C.G.L. grazie all’iniziativa di Bruno Buozzi (v.) e di altri sindacalisti riformisti fuorusciti prima delle leggi eccezionali, e questa veniva ufficialmente riconosciuta dalla Internazionale di Amsterdam, i sindacalisti rimasti a lottare in Italia (per la maggior parte comunisti.) davano vita a loro volta a una nuova direzione confederale. Respinta ad Amsterdam, questa seconda direzione venne ufficialmente riconosciuta dalla Internazionale dei Sindacati Rossi di Mo

sca. Dopo il congresso socialista di Parigi (1930) che vide i due partiti (massimalista e riformista) unificarsi, e all’indomani del primo patto di unità d’azione tra il nuovo partito socialista unificato e i comunisti (agosto 1934), sorsero condizioni per eliminare il dualismo di direzione e giungere a una rinnovata unità sindacale.

Intanto le repressioni poliziesche degli anni 1927 e 1928, e la grande crisi economica (v.) che colpì l’Italia tra il 1929 e il 1933 non mancarono di ripercuotersi sulle masse lavoratrici il cui malcontento, spesso ech[...]

[...]orsero condizioni per eliminare il dualismo di direzione e giungere a una rinnovata unità sindacale.

Intanto le repressioni poliziesche degli anni 1927 e 1928, e la grande crisi economica (v.) che colpì l’Italia tra il 1929 e il 1933 non mancarono di ripercuotersi sulle masse lavoratrici il cui malcontento, spesso echeggiante negli stessi con

gressi sindacali fascisti (tanto da costringere il regime ad abolirli quasi subito), esplose qua e là in agitazioni e scioperi. Fra i principali movimenti del tempo si ricordano: lo sciopero delle mondine nel Vercellese (1931), parzialmente vittorioso; l’agitazione dei metallurgici milanesi (1932) che riuscì a sventare una minaccia di riduzione dei salari; le grandi agitazioni dei disoccupati pugliesi (19321933); gli scioperi dei metallurgici di La Spezia, dei tessili del Biellese, dei lavoratori di Torino e altri centri ancora. Tra il 1933 e il 1935 si ebbero negli stabilimenti dei metalmec

652



da Enciclopedia dell'antifascismo e della Resistenza. Vol I (A-C), p. 175

Brano: [...]r lo sterminio ad Auschwitz, usai lo Zyklon B. Un altro passo avanti rispetto a Treblinka fu questo: costruimmo le nostre camere a gas in modo da ospitarvi 2.000 persone alla volta, mentre a Treblinka le

10 camere a gas potevano ospitarne solo 200 ciascuna ».

Le camere a gps e i forni crematori, eseguiti secondo le vedute di Hoess e le raccomandazioni di Eichmann, furono rapidamente costruiti dalle imprese tedesche Topf und Soehne ed Huta. La I.G.F. assicurò la fornitura del gas.

Le prime prove con Io Zyklon B furono eseguite il 3.1.1941 su prigionieri di guerra sovietici e su detenuti malati: 850 di essi furono gassati, non essendo ancora ultimati gli impianti in costruzione, nelle cantine del blocco 11.

I nuovi impianti furono eretti a Birkenau, nelle immediate vicinanze di Auschwitz, e venne costruito appositamente un binario di raccordo ferroviario, onde permettere ai convogli carichi di deportati di giungere fin quasi all'ingresso delle Camere a gas. Le azioni speciali ebbero inizio alla fine del 1942. Qominciarono ad aff[...]

[...], grazie alle potenti organizzazioni naziste clandestine, all’indulgente lassismo degli angloamericani e alla connivenza delle nuove autorità della Germania ovest, riuscirono a mettersi in salvo. A cominciare dall’ex comandante Baer, successore di Hoess, che potè Vivere tranquillo per lunghi anni nella Repubblica Federale Tedesca, fino a quando non fu denunciato da un ex deportato. Arrestato, stava per essere processato a Francoforte, ma morì nella infermeria del carcere. Il sergente Wilhelm Boger, internato dagli americani, riuscì facilmente a fuggire dal campo di concentramento e po

175


Grazie ad un complesso algoritmo ideato in anni di riflessione epistemologica, scientifica e tecnica, dal termine La I, nel sottoinsieme prescelto del corpus autorizzato è possible visualizzare il seguente gramma di relazioni strutturali (ma in ciroscrivibili corpora storicamente determinati: non ce ne voglia l'autore dell'edizione critica del CLG di Saussure se azzardiamo per lo strumento un orizzonte ad uso semantico verso uno storicismo μετ´ἐπιστήμης...). I termini sono ordinati secondo somma della distanza con il termine prescelto e secondo peculiarità del termine, diagnosticando una basilare mappa delle associazioni di idee (associazione di ciò che l'algoritmo isola come segmenti - fissi se frequenti - di sintagmi stimabili come nomi) di una data cultura (in questa sede intesa riduttivamente come corpus di testi storicamente determinabili); nei prossimi mesi saranno sviluppati strumenti di comparazione booleana di insiemi di corpora circoscrivibili; applicazioni sul complessivo linguaggio storico naturale saranno altresì possibili.
<---nazisti <---S.S. <---antifascista <---I.G.F. <---La I G <---La I G F <---Zyklon B <---fascismo <---fascista <---fasciste <---fascisti <---A Dino Frangioni <---Bas F <---Bayer AG <---Brigate Nere <---Bruno Buozzi <---Bruno Piazza <---C.G.I.L. <---C.G.L. <---C.L.N. <---C.L.N.A.I. <---Cfba Buia <---Chemagro Corporation di Kansas City <---Chimica <---Comando di Divisione <---Corporation di Kansas <---Ctttnlf Id Imr <---Cìafckraitat Ctttnlf Id Imr <---Diritto <---Divisione Granatieri <---Farbenfabriken Bayer <---Farbenindustrie Max Faust <---Fortunato Garzelli <---G.N.R. <---Gian Paolo Gamerra <---Gino Lizzerò <---Guido Manardi <---Hi Imt <---I Brigata Garibaldi <---I Divisione Bersaglieri <---I.G. <---Il C <---Il C L <---Il nome <---Internazionale dei Sindacati Rossi <---Internazionale di Amsterdam <---La II <---La IV <---La Spezia <---La lotta <---Le S <---Le S S <---Lino Argenton <---Manlio Benetti <---Mario Cartoni <---Mario Zu <---Medicina <---Monte Rosa <---Monte Vaso <---Nelusco Giachi <---Oberdan Chiesa <---Osoppo-Natisone <---Repubblica Federale Tedesca <---Riviera di Levante <---Rudolf Hoess <---S.A.P. <---San Marco <---Servizio del Reich <---Sindacati Rossi di Mo <---Stabenov di Amburgo <---Storia <---Thyssen a Krupp <---Ulo UM <---Una S <---Una S A P <---Zona libera <---altipiano <---antifascisti <---antinazista <---azionisti <---batteriologica <---capitalismo <---collaborazionisti <---comunista <---comunisti <---dualismo <---italiana <---italiane <---italiani <---italiano <---lassismo <---latifondista <---massimalista <---nazismo <---nazista <---naziste <---riformista <---riformisti <---sindacalisti <---socialista <---stiano <---tigiana <---ziste



Modalità in atto filtro S.M.O.G+: CORPUS OGGETTO

visualizza mappa Entità, Analitici e Records di catalogo del corpus selezionato/autorizzato (+MAP)




Interfaccia kSQL

passa a modalità Interfaccia kSQL